"Quest'anno a differenza dello
scorso stiamo assistendo a tantissimi casi di influenza. Ce lo
aspettavamo perché l'Australia ci aveva 'avvisato' perché da
loro era arrivata prima raggiungendo livelli pre-pandemia. Da
noi sta succedendo la stessa cosa. Stanno circolando molti virus
di tipo 'A' di tipo 'B' e - fra i bimbi - anche molti virus
sinciziali che spesso richiedono anche il ricovero con la
somministrazione di ossigeno". Lo ha spiegato, in un'intervista
a Lombardia Notizie, il professor Gian Vincenzo Zuccotti,
direttore della Pediatria dell'Ospedale Buzzi di Milano e
preside della facoltà di Medicina dell'Università Statale del
capoluogo.
"Le complicanze - ha spiegato Zuccotti - possono esserci
anche se sono rare. La febbre può rimanere alta anche per più di
48 ore; se si protrae è bene consultare un pediatra. Il virus
sinciziale, invece, è diverso. Quando un bimbo di pochi mesi
inizia a rifiutare il cibo e presenta una frequenza respiratoria
accelerata, magari con respirazione addominale prominente e
rientramenti, è urgente rivolgersi subito al Pronto soccorso".
Il modo migliore per prevenire complicanze di questo tipo rimane
"la vaccinazione, molto indicata anche per i bambini a maggior
ragione perché la somministrazione avviene con un semplice spray
nasale".
"È assolutamente consigliata - ha continuato il professore -
e proprio per questo abbiamo fatto una campagna mirata nelle
scuole per verificare se il setting scolastico fosse quello più
indicato per raggiungere il maggior numero possibile di bambini
e ragazzi. Il vaccino già sperimentato da alcuni anni anche in
diversi Paesi europei (nel Regno Unito in particolare), lo si
usa da più di 10 anni. E' sicuro e può essere fatto praticamente
da chiunque salvo casi specifici che i pediatri ben conoscono".
"Rinnovo dunque l'invito a farlo anche se la stagione è già
iniziata".
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