Nicolò Maja, il 23 enne
sopravvissuto alla strage della sua famiglia, madre e sorella
minore uccise il 4 maggio scorso dal padre Alessandro Maja,
potrà rientrare nella villetta dei delitti a Samarate (Varese) e
riappropriarsi di alcuni effetti personali. Il gip di Busto
Arsizio (Varese) ha autorizzato l'accesso.
Il giovane, dopo mesi di ospedale e una lenta riabilitazione,
all'epoca aveva appena preso il brevetto da pilota. Quella notte
il padre ha impugnato un coltello e ucciso la moglie Stefania e
la figlia Giulia, di 16 anni, Nicolò è miracolosamente
sopravvissuto. Da allora il giovane non ha mai più visto la sua
casa. Probabilmente, come ha reso noto il sindaco di Samarate
Enrico Puricelli, sarà accompagnato da un team di specialisti
che lo aiuteranno a gestire lo stress.
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