"La sanità lombarda, gravemente
malata, si può e si deve salvare per garantire il diritto alla
salute per tutti e ci sono le condizioni per farlo": è la linea
di forze politiche di opposizione in Regione, organizzazioni
sindacali e associazioni, emersa nell'incontro del Coordinamento
Lombardo per il diritto alla Salute Dico 32 che si è svolto a
Milano.
Condivisione su programmazione e potenziamento servizio
pubblico; revisione sistema accreditamento e controllo effettivo
da parte della Regione; mantenimento delle agende delle liste
d'attesa sempre aperte, con un'unica lista d'attesa per tutte le
strutture pubbliche e accreditate; rifiuto dei medici a gettone
nel servizio sanitario pubblico. Queste le proposte.
"Abbiamo vissuto un momento importante perché questa è stata
la prima occasione di confronto sulla sanità fra tutte le
opposizioni in vista delle elezioni regionali. Come associazioni
- hanno dichiarato Marco Caldiroli, presidente nazionale di
Medicina Democratica e Angelo Barbato, del Coordinamento per il
Diritto alla Salute Dico 32 - abbiamo presentato una proposta
precisa articolata, in 23 punti, per rilanciare la sanità
pubblica nell' interesse di tutti i cittadini lombardi".
"I partiti hanno accolto positivamente la nostra piattaforma
- ha sottolineato Vittorio Agnoletto, medico ed ex
europarlamentare - come punto di partenza, riservandosi di
inviarci osservazioni e alternative su alcuni punti specifici,
che aspettiamo. Non tocca a noi proporre schieramenti
elettorali, ma lanciamo l'allarme: ancora cinque anni di governo
del centrodestra e in Lombardia non rimarrà più nulla del
Servizio Sanitario Pubblico. Questa nostra proposta è antitetica
e inconciliabile con le scelte operate da chi sta governando la
Lombardia".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA