"Spero che qualcuno darà seguito,
anche in Italia, all'idea di una panchina che accolga tutti,
anche chi non ha un tetto sotto cui dormire, invece che
respingerli": così l'archistar Stefano Boeri, sui social, torna
sulla panchina per i senza fissa dimora da lui presentata
durante l'ultimo Fuori Salone a Milano.
Una creazione che aveva diviso i social, tra chi era a favore
e chi contro l'idea dell'architetto del Bosco Verticale. "C'è
chi ha apprezzato l'idea di una panchina per tutti, chi (non
pochi..) mi ha sfidato a mettermela sotto casa "così te li
prendi tu i barboni" e chi mi ha accusato - scriveva a giugno
Boeri - di proporre una panchina "radical chic" invece che una
casa - a chi non ce l'ha". Ora il presidente di Triennale Milano
posta il link a un giornale online canadese, dove si vedono
delle panchine che si aprono offrendo riparo a chi non ce l'ha,
un po' come la sua. creata per un progetto di Rossana Orlandi,
con una seduta molto ampia, sponde laterali che diventano
poggia-testa e un pannello posteriore allo schienale che -
ruotando - diventa un piccolo tetto per ripararsi dalla pioggia
o dal sole. Insomma, una panchina per tutti, come quella
spuntata in Canada.
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