"Di fronte al "distanziamento"
imposto come obbligo sanitario, di fronte all'individualismo e
alla miseria umana che si fa sempre più spazio in ogni dove, il
teatro, in quanto arte di prossimità e condivisione assoluta, è
il solo luogo dove riscoprirsi pienamente umani tra gli umani":
ne è convinta Serena Sinigaglia, che arriva al Teatro Carcano di
Milano il 22 marzo con La peste di Camus. Il tentativo di essere
uomini, una co-produzione di Teatro Stabile del Veneto, Teatro
Stabile di Bolzano e Centro d'Arte Contemporanea Teatro Carcano.
In scena nel ruolo dei protagonisti del romanzo edito da
Gallimard e adattato da Emanuele Aldrovandi, sono gli attori
Marco Brinzi, Alvise Camozzi, Matteo Cremon, Oscar De Summa e
Mattia Fabris.
"Oggi più che mai - dice la regista - sento l'urgenza di
portare in scena storie e fatti necessari, urgenti, che possano
aiutarci ad affrontare questi tempi bizzarri e violenti. Sento
che il dovere del teatro è quello di ricordare, consolidare,
difendere e diffondere i valori sacri dell'umanesimo in uno
spirito di crescita morale e sociale". E in questo senso,
conclude, "'La peste' è il testo perfetto".
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