"Per me è stato un periodo molto
difficile, ho dovuto affrontare una sequela di articoli, lo
scherno dei cittadini e molte difficoltà". Lo ha spiegato, in
lacrime commuovendosi in aula, Lia Vismara, comandante della
Polizia locale di Corbetta, nel Milanese, nella cui auto per
vendetta per un licenziamento, stando a quanto ricostruito dalla
Procura di Milano, Salvatore Furci, ex comandante della Polizia
locale di Trezzano sul Naviglio (Milano), avrebbe fatto
piazzare, nel gennaio 2020, da un presunto complice cinque dosi
di cocaina.
La donna ha testimoniato proprio nel processo, davanti alla
quarta penale e al giudice Maria Pia Blanda, a carico di Furci,
che lo scorso settembre è passato dal carcere (era stato
arrestato lo scorso aprile) ai domiciliari ed è imputato per
calunnia e detenzione di droga, a seguito dell'inchiesta del pm
Gianluca Prisco. "Non compro droga e non ho mai usato cocaina -
ha spiegato Vismara, parte civile nel processo -. In nessuno
modo ho mai avuto a che fare con persone che spacciavano". La
teste ha raccontato anche che, tra l'aprile e il maggio 2019,
presentò "due denunce per danneggiamento della mia auto,
tentarono di scassinarla e ruppero un vetro, non sapevo che
stesse accadendo, chiesi aiuto al sindaco".
Vismara, tra l'altro, è imputata, in fase di udienza
preliminare, in un procedimento assieme a Marco Ballarini,
sindaco di Corbetta. Entrambi sono accusati di concorso in
turbativa d'asta, e solo il primo cittadino anche di abuso di
ufficio, per la nomina di capo dei vigili della stessa Vismara
avvenuta nel 2018, nonostante il conflitto di interessi,
secondo l'imputazione del pm Maurizio Ascione, perché tra i due
c'era una "relazione sentimentale".
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