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Aids: al via campagna 'l'Hiv non va in quarantena'

Aids

Aids: al via campagna 'l'Hiv non va in quarantena'

Anlaids, 2500 nuove diagnosi, 85% dovute a sesso non protetto

MILANO, 30 novembre 2020, 11:44

Redazione ANSA

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"L'HIV non va in quarantena, tocca a noi mettercelo" è il messaggio della campagna #bastapoco, che invita all'uso corretto del preservativo, sostenuta da Anlaids Sezione Lombarda in occasione della giornata mondiale contro l'Aids del primo dicembre. La seconda immagine della campagna digitale, riferendosi all'affollamento degli spermatozoi, rivela che è "l'unica forma di assembramento sicura".
    "In base agli ultimi dati resi disponibili dall'ISS i numeri oggi, anche in Italia, sono ancora alti: all'anno - dichiara Andrea Gori, Presidente di Anlaids Lombardia - sono circa 2.500 le nuove diagnosi di infezione da HIV, pari a 4,2 nuovi casi per 100.000 residenti, con un incremento registrato negli ultimi anni di nuove infezioni nelle fasce d'età tra i 25 e i 29 anni (10,4 nuovi casi ogni 100.000 residenti) e tra i 30 e i 39 (9,8 nuovi casi ogni 100.000 residenti)". Nel 2019, "la maggior parte delle nuove diagnosi di infezione da HIV - aggiunge Gori - è stata causata da rapporti sessuali non protetti da preservativo, che hanno costituito l'84,5% di tutte le segnalazioni". I dati del Centro MTS di ATS Città Metropolitana di Milano, rimasto sempre operativo, sottolineano che l'incidenza delle infezioni sessualmente trasmesse (IST) per l'anno in corso non è diminuita: 25% vs 24% del 2019, nonostante il calo del 50% dell'utenza dovuto all'accesso su appuntamento, secondo le normative anti-covid. Nei rapporti sessuali occasionali, i rapporti "condom free" sono il 70% secondo quanto riporta Gianmarino Vidoni, Direttore UOC MTS di ATS Città Metropolitana di Milano. "In base ai nostri dati l'infezione da HIV e le altre IST - conclude Vidoni - non sono andate "in quarantena"".
   
   

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