"L'HIV non va in quarantena, tocca
a noi mettercelo" è il messaggio della campagna #bastapoco, che
invita all'uso corretto del preservativo, sostenuta da Anlaids
Sezione Lombarda in occasione della giornata mondiale contro
l'Aids del primo dicembre. La seconda immagine della campagna
digitale, riferendosi all'affollamento degli spermatozoi, rivela
che è "l'unica forma di assembramento sicura".
"In base agli ultimi dati resi disponibili dall'ISS i numeri
oggi, anche in Italia, sono ancora alti: all'anno - dichiara
Andrea Gori, Presidente di Anlaids Lombardia - sono circa 2.500
le nuove diagnosi di infezione da HIV, pari a 4,2 nuovi casi per
100.000 residenti, con un incremento registrato negli ultimi
anni di nuove infezioni nelle fasce d'età tra i 25 e i 29 anni
(10,4 nuovi casi ogni 100.000 residenti) e tra i 30 e i 39
(9,8 nuovi casi ogni 100.000 residenti)". Nel 2019, "la maggior
parte delle nuove diagnosi di infezione da HIV - aggiunge Gori -
è stata causata da rapporti sessuali non protetti da
preservativo, che hanno costituito l'84,5% di tutte le
segnalazioni".
I dati del Centro MTS di ATS Città Metropolitana di Milano,
rimasto sempre operativo, sottolineano che l'incidenza delle
infezioni sessualmente trasmesse (IST) per l'anno in corso non è
diminuita: 25% vs 24% del 2019, nonostante il calo del 50%
dell'utenza dovuto all'accesso su appuntamento, secondo le
normative anti-covid. Nei rapporti sessuali occasionali, i
rapporti "condom free" sono il 70% secondo quanto riporta
Gianmarino Vidoni, Direttore UOC MTS di ATS Città Metropolitana
di Milano. "In base ai nostri dati l'infezione da HIV e le altre
IST - conclude Vidoni - non sono andate "in quarantena"".
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