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Foibe: 'Mio zio, comunista venne ucciso'

Foibe

Foibe: 'Mio zio, comunista venne ucciso'

'Eppure continuo a sentirmi dare della fascista'

MILANO, 11 febbraio 2020, 11:01

Redazione ANSA

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. - RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Mio zio è una delle vittime della pulizia etnica sul confine orientale, ma non era fascista, era comunista".

A raccontarlo, oggi, nel corso della cerimonia di commemorazione per le vittime delle foibe, a Milano, è stata una rappresentante dell'associazione 'Libero Comune di Pola in esilio', Lucia Bellaspiga.


    "Continuano a darmi della 'fascista' perché sostengo la causa degli esuli istriano dalmati - dice Bellaspiga, inviata di Avvenire e spesso voce ufficiale dei parenti delle vittime - Affermazioni prive di senso e che fanno doppiamente male, basti pensare che mio zio portava un basco con la stella, era partigiano e lottava con i titini, eppure venne ucciso ugualmente perché italiano. Quella degli esuli fascisti è un vergognoso espediente revisionista, che si usi ancora nel 2020 e sconcertante".
   

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