Torna da domani al 12 gennaio al Piccolo Teatro Strehler 'Slava's snowshow', lo spettacolo con cui, dal 1993, il clown russo porta la neve, in ogni stagione dell'anno, nei teatri di tutto il mondo.
Originario della Siberia, Slava Polunin ha compreso che
l'originalità del suo spettacolo risiedeva nell'elemento che lo
aveva accompagnato dalla nascita: la neve.
Il suo clown, tenero
e romantico, in tuta gialla da lavoro e pantofole rosse, è nato
prendendo spunto dalla tristezza poetica dei clown di Leonid
Engibarov, dalla raffinata filosofia della pantomima di Marcel
Marceau, dall'umanità e dalla comica amarezza dei film di
Chaplin, che Slava considera suoi maestri.
"Un giorno ho capito che volevo creare uno spettacolo che ci
potesse riportare ai nostri sogni di bambini, che potesse
aiutare le persone adulte che venivano a teatro a tornare alla
loro fanciullezza di una volta - racconta lui - Questa era la
sfida: ho sentito di aver trovato la strada di una nuova terra
inesplorata e affascinante. Ho deciso di inoltrarmi in un
sentiero intrapreso da pochi clown prima, in campi nei quali non
ti aspetteresti mai di trovare un clown! Volevo andare a fondo
nell'ambito della tragicommedia, per capire come fondere il
dramma con la risata, per misurare come un personaggio mite e
indeciso può mostrarsi al pubblico di oggi, abituato a un
caleidoscopio di eventi, colori, suoni, "spazi-tempi"".
E' nato così Assissai, "epico e lirico, tenero e travolgente,
sveglio e naif".
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