Spunta un "biglietto" consegnato a Pietro Tatarella, ormai ex consigliere comunale milanese e candidato alle Europee di FI finito in carcere, con le istruzioni su come intervenire nell'aula del Consiglio comunale in favore di Amsa, l'azienda che si occupa di rifiuti a Milano, nella maxi indagine della Dda con al centro un sistema di mazzette, nomine pilotate, finanziamenti illeciti e appalti truccati, tra cui proprio alcuni indetti dall'Amsa. Da un "intreccio di telefonate" dello scorso settembre, annotano i carabinieri di Monza in un'informativa, emerge "l'asservimento di Tatarella" che "avvicinato da Sergio Salerno", dipendente Amsa ora in carcere per corruzione, e Daniele D'Alfonso, imprenditore legato alla 'ndrangheta, "riceve un biglietto sul quale vi sono degli appunti utili al suo intervento in aula a favore di Amsa spa".
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