In occasione del centenario dalla nascita e a 11 anni dalla sua scomparsa, l'Anpi provinciale di Milano ha ricordato il comandante partigiano Giovanni Pesce.
“Ricordarlo, insieme alla moglie Nori, sua compagna di vita e
di lotta, non è una formalità - ha detto Roberto Cenati,
presidente provinciale di Anpi - ma un modo per rilanciare nella
società di oggi i valori per cui Nori e Giovanni si sono
battuti: la pace, la solidarietà, l' accoglienza che sono valori
fondanti scritti nella nostra Costituzione, l'eredita la più
preziosa nata dalla Resistenza antifascista".
Alla commemorazione al Famedio del Cimitero Monumentale, dove
è sepolto Pesce, 'Visone' in battaglia, hanno partecipato anche
il nipote Davide e una cinquantina di militanti antifascisti.
"Stiamo vivendo un periodo confuso e travagliato della vita
nazionale - ha poi aggiunto Cenati - con pericolosi rigurgiti
neonazisti e neofascisti, che portano verso una deriva xenofoba
e razzista non solo il nostro paese, ma anche l'Europa".
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