"In questi ultimi anni è cresciuto
il numero di pazienti che dichiara di soffrire di improbabili
allergie o intolleranze. Il dato deve farci riflettere: è molto
probabile che il dilagare di allarmismi infondati dipenda da uno
scorretto metodo di informazione e di diagnosi fai-da-te". A
dirlo è Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione Adi e
coordinatore scientifico di uno studio condotto con
l'Osservatorio Nestlé sulle conoscenze degli italiani in ambito
nutrizionale.
Dallo studio emerge ad esempio una grande confusione degli
italiani sugli acidi grassi presenti nel latte materno: "Il 95%
delle donne - riporta l'Osservatorio - ha risposto in maniera
scorretta o si è astenuto". Sul fronte delle intolleranze e
allergie, invece, la ricerca ha 'promosso' gli italiani sul
latte (l'85% sa che l'intolleranza dipende dalla carenza di un
enzima) ma li ha 'bocciati' sul lievito: "Il 12% dichiara di
esserne intollerante, soprattutto le persone obese. Questa
intolleranza, però, non è scientificamente provata".
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