- Il prato di San Siro ha 9 giorni di tempo per guadagnarsi la mezza stella che manca per l'eccellenza. Per ora sono quattro e mezza, come ha precisato M-I Stadio, la società che gestisce l'impianto, reagendo alle dure critiche arrivate da Doha, dove Keith Dalton, match operations manager dell'Uefa, durante un discorso al World Stadium Congress, ha spiegato: "Dobbiamo far fronte a molti problemi per preparare un prato degno di una finale di Champions League".
Parole che hanno creato non poco fastidio nel team al lavoro per preparare la sfida fra Real e Atletico Madrid, e che sono state molto ridimensionate dalla stessa Uefa spegnendo sul nascere la polemica con una nota del direttore delle competizioni, Giorgio Marchetti, in cui si chiarisce che "non ha assolutamente alcuna riserva a proposito delle condizioni del campo, che sarà eccellente". "Le citazioni attribuite a un manager dell'Uefa sono state prese completamente fuori dal proprio contesto", spiega Marchetti.
Secondo quanto appreso dal servizio stampa dell'Uefa, il funzionario parlava dell'organizzazione delle gare di calcio in generale, e ha preso il caso di Milano quale esempio, spiegando che quando vi sono due club che si dividono uno stadio, peraltro di proprietà del Comune, l'organizzazione di una gara è più complessa, così come accertarsi che il campo sia impeccabile. Sul prato di San Siro, misto naturale-sintetico, quest'anno si sono giocate 45 partite (l'ultima sabato scorso) più eventi collaterali.
E nell'ultimo test, valutando colore, densità dell'erba, rimbalzo della palla e durezza del campo, la Uefa "ad oggi ha riconosciuto un ranking di 4,5 stelle su 5, per arrivare alle 5 il prossimo 28 maggio", spiegano da M-I Stadio, fiduciosi nel lavoro dell'agronomo Giovanni Castelli, responsabile del terreno del Meazza e membro della commissione impianti sportivi della Lega calcio di Serie A e B, e del team di giardinieri guidati da un 33enne laureato in Scienze agrarie. "Se vi fossero state criticità rilevanti, l'indicazione sarebbe stata quella di rizollare il campo - ha aggiunto il gestore dello stadio - cosa che a San Siro negli ultimi 3 anni non è mai avvenuta in corso di stagione proprio per l'ottimo livello raggiunto, contrariamente a quanto avvenuto negli campi che hanno ospitato altre finali Uefa". La polemica è dunque rientrata. "L'organizzazione della finale a Milano - garantisce Marchetti - è su ottimi binari".
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