Sarà interrogato all'inizio della prossima settimana, verosimilmente lunedì 24 marzo, Antonio Rognoni il dg dimissionario di Infrastrutture Lombarde finito in carcere ieri con le accuse di associazione per delinquere, turbativa d'asta, truffa alla Regione Lombardia e falso in seguito all'inchiesta della Procura di Milano su una serie di presunti appalti truccati in modo da essere aggiudicati sistematicamente a "una ristretta cerchia di professionisti".
Tra lunedì e martedì prossimo (gli interrogatori saranno fissati a breve), saranno ascoltati dal gip di Milano Andrea Ghinetti anche il capo dell'ufficio gare e appalti della società pubblica, Pier Paolo Perez, anche lui finito in carcere, il direttore amministrativo Maurizio Malandra, che è ai domiciliari come alcuni avvocati e un ingegnere.
Successivamente, invece, si terranno gli interrogatori sulle misure di interdizione da attività direttive e alla professione disposte dal gip, su richiesta del procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dei pm Antonio D'Alessio e Paola Pirotta, a carico di nove persone tra cui Giuseppe De Donno ai vertici della G-Risk (che opera nel settore della sicurezza privata) ed ex ufficiale del Ros, tra i protagonisti della cosiddetta trattativa Stato-Mafia. Da quanto si è saputo, Rognoni al momento avrebbe indicato come proprio legale l'avvocato Daniele Ripamonti.
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