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Ponte: pm, da Cerchiai ricordi a singhiozzo e pilateschi

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Ponte: pm, da Cerchiai ricordi a singhiozzo e pilateschi

Pm, difetto costruzione non sconosciuto a ex vertici Aspi

GENOVA, 07 maggio 2025, 19:53

Redazione ANSA

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Il difetto di costruzione del ponte Morandi (crollato il 14 agosto 2018, causando la morte di 43 persone) non era sconosciuto agli allora vertici di Autostrade.
    E per dimostrarlo i pm fanno riferimento alla riunione di induction del settembre 2010 a cui parteciparono l'allora ad Giovanni Castellucci (oggi in carcere per la strage del bus di Avellino) e l'allora "uomo" dei Benetton, Gianni Mion. E' lui che in quella riunione, come detto anche nel corso del processo, chiese chi certificasse la stabilità del viadotto. A quella stessa riunione Riccardo Mollo (ex direttore generale di Aspi) disse "ce le autocertifichiamo".
    "Si tratterà forse di quel difetto di costruzione così sconosciuto, imprevedibile e inaccertabile che i consulenti tecnici di alcune difese considerano, erroneamente, una concausa del crollo?" si chiedono ironicamente i pm Marco Airoldi e Walter Cotugno nella memoria depositata alcuni giorni fa. In una riunione del Comitato Completamento Lavori del novembre 2010, "Castellucci manifesta la sua consapevolezza che l'intervento risolutivo per la sicurezza del viadotto Polcevera è quello di rinforzo strutturale degli stralli delle pile 9 e 10". Così, "il ponte Morandi è falsamente dichiarato - per ordine personale di Castelucci - in ottima salute e senza alcuna necessità di interventi strutturali, nonostante Castellucci abbia partecipato (o forse proprio perché aveva partecipato) all'incontro nel quale, informalmente, i tecnici avevano espresso tutti i loro dubbi sulla sua stabilità".
    Le difese hanno respinto la ricostruzione basandosi anche sulla testimonianza dell'ex presidente di Atlantia e Aspi Fabio Cerchiai (mai indagato) che in aula ha detto di non ricordare quella prima riunione. "Ricordi a singhiozzo quelli di Cerchiai" scrivono i pm: "Cerchiai non ha partecipato a quella riunione di induction; oppure vi ha partecipato, ma non ne ricorda i contenuti relativi al viadotto Polcevera; o ancora mente, rendendo pilatescamente una dichiarazione che non dà contro a Castellucci e a Mollo, ma neppure smentisce Mion e, nello stesso tempo, non lo espone a sospetti circa suoi possibili comportamenti omissivi".
   

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