La dinamica dell'incidente avvenuto
nel piazzale del terminal Psa di Pra' e costato la vita al
portuale Giovanni Battista Macciò non è ancora chiara. Per
dissipare i dubbi su quanto successo la notte del 18 dicembre,
la procura ha disposto una consulenza medico-dinamica
incaricando un anatomopatologo e un ingegnere. In particolare
l'ingegnere Filippo Begani dovrà ricostruire la dinamica mentre
la dottoressa Francesca Fossati dovrà accertare le condizioni di
Patrizio Randazzo, che era alla guida della ralla che ha ucciso
Macciò.
La pm Arianna Ciavattini ha inviato l'avviso del nuovo
accertamento agli otto indagati: Randazzo (difeso dagli avvocati
Paolo Scovazzi e Federico Ricci), Antonio Benvenuti, il console
della Compagnia unica lavoratori merci varie (difeso
dall'avvocato Andrea Vernazza), e membri del Psa-Vte di
Voltri (avvocati Pietro Bogliolo e Paolo Costa).
L'investitore era risultato positivo alla cannabis anche se
non sarebbe risultato 'alterato' al momento delle analisi. Lui
stesso aveva ammesso di avere "fumato una canna il giorno prima
per addormentarsi" e aveva pure spiegato di usare un farmaco,
poiché dai tempi del Covid soffrirebbe di una sorta di dispnea,
che potrebbe avergli causato sonnolenza oltre alla stanchezza da
iperlavoro. Nelle settimane successive era emerso anche un
particolare su cui gli investigatori della Asl3 hanno lavorato:
e cioè che prima dell'arrivo degli investigatori, qualcuno cercò
di depistare le indagini visto che un camallo disse che alla
guida della ralla che aveva appena travolto il collega nel
piazzale del terminal Psa di Pra' c'era lui e non Patrizio
Randazzo.
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