L'ex ad di Aspi Giovanni
Castellucci Al processo per il crollo del Ponte Morandi a Genova
si è mostrato pentito per le comunicazioni fatte all'indomani
del crollo. "Ho sbagliato il comunicato nei termini e modi. Un
comunicato voluto da Consob e col senno di poi lo considero una
cosa sbagliata" ha detto in aula ai giudici.
"Mi ha addolorato il fatto che a crollare sia stato un ponte
sul quale una società ricca investiva e sul quale i lavori erano
continui. Su quel ponte si lavorava da almeno tre anni
continuamente. Un ponte sul quale una grande società di
ingegneria, Cesi, non più tardi di due anni prima e poi
confermato a valle della tragedia aveva scritto senza dubbio che
le procedure di ispezione erano sicuramente adeguate. Era un
ponte su cui si investiva con regolarità almeno negli ultimi tre
anni e su cui c'erano rassicurazioni di società serie. Non
riesco ad accettare che questo ponte sia crollato. È stata una
sconfitta per tutti: per la collettività, per gli sforzi che
avevano portato a una sicurezza totale sulle nostre Autostrade".
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