"Proprio da questo luogo, dove ha
sede il Mei, sono partiti 27 milioni di persone, che dormivano
qui alla Commenda prima di imbarcarsi. Ogni pietra di questo
edificio racconta una storia. Anche io ho lavorato per tanti
anni all'estero, ed è quindi un tema che sento particolarmente
vicino. Voglio ringraziare il presidente del Mei Paolo Masini
per il lavoro svolto per preservare questa memoria. I legami con
le proprie radici e la propria cultura vanno sempre mantenute, e
anche lo sport è cultura. Qui a Genova abbiamo avuto la fortuna
di avere questo campione, che ha giocato in una grande squadra e
ha dato lustro alla nostra città. A Guillermo Stabile mi lega
anche una storia personale: quando è stato qui a Genova si è
dovuto registrare, e il padre di mia suocera fu testimone della
registrazione dell'atto di battesimo". Così il presidente della
Regione Liguria Marco Bucci, intervenuto questa mattina al Museo
dell'Emigrazione Italiana (Mei) all'incontro dedicato alla
figura di Guillermo Stábile detto 'El filtrador' e al ruolo
dello sport come strumento di integrazione e dialogo tra
culture.
Primo capocannoniere della storia dei Mondiali e tra i più
rilevanti calciatori argentini di origine italiane, Stabile ha
vestito per lungo tempo la maglia del Genoa, costruendo un
profondo legame con Genova. Oggi al museo era presente il nipote
del campione argentino, Guillermo Luis Barreira, che in giornata
visiterà Nervi, paese natale della mamma Yolanda, figlia di
Stabile.
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