"L'attacco sistematico alle
funzioni delle Magistrature, tutte, al quale quotidianamente
assistiamo, è ispirato a conseguire lo scardinamento della
legalità repubblicana congegnata nell'equilibrio della
Costituzione, con il sempre meno nascosto fine di limitare
l'intervento di un potere neutrale, qual è quello giudiziario,
che opera a garanzia di tutti". È quanto detto dal procuratore
regionale della Corte dei conti della Liguria Roberto Leoni nel
corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario.
"Io stesso, nei soli quindici mesi sin qui trascorsi
dall'assunzione dell'incarico, ho avuto modo di registrare, per
stare alle mere vicende liguri, a reazioni verbali del tutto
fuor d'opera, nelle forme e nei contenuti, da parte di
rappresentanti della politica, anche nazionale, in occasione
dell'inchiesta penale che ha riguardato i vertici regionali e in
occasione della pronuncia della sentenza amministrativa in
materia di concessioni balneari. Scontata - ha proseguito -, per
quel che vale, la mia solidarietà ai colleghi delle altre
magistrature, meglio ho compreso le ragioni dei conati con i
quali il legislatore nazionale sta provando a "riformare",
ridimensionandole, le funzioni della Corte dei conti e le
modalità del loro svolgimento. Alcuni rappresentanti della
politica, spesso enfatizzando ad arte importanza e limiti
dell'investitura elettorale ricevuta, intendono sgomberare il
campo da chiunque, in nome della Costituzione, generi ostacolo
alla loro volontà, sebbene non sfugga che quelli che essi
individuano come "ostacoli" sono semplicemente riconduzioni
dell'azione alla legalità".
Infine, il procuratore ha ha sottolineato come "le brevi note
che precedono sulla vicenda delle carte di credito mostrano un
chiaro intento di sottrazione all'azione giudiziaria officiosa,
a prescindere dalla sua fondatezza o meno. Il tentativo,
estremizzato con il ricorso alla Corte regolatrice, di far
dichiarare insussistente la giurisdizione della Corte dei conti
nei confronti dei rappresentanti delle Giunte regionali in
materia di contabilità, è puramente sottrattivo e di
sottolineatura del possesso di una condizione speciale rispetto
ai comuni cittadini; ciò a prescindere dalla regolarità dei dati
contabili che, lo auspico fortemente, concilieranno. L'obbligo
di rendicontazione riguarda tutti".
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