Il 62,1% dei liguri, oltre sei
persone con più di 14 anni su dieci, nel 2024 si è dichiarato
"preoccupato per i cambiamenti climatici", tre punti percentuali
sopra alla media nazionale del 58,1%, a far paura ai cittadini
della Regione in particolare sono l'inquinamento dell'aria al
46,6%, l'inquinamento delle acque al 39,2%, il dissesto
idrogeologico al 36,2%, la produzione e lo smaltimento dei
rifiuti al 34,9%. Lo rileva l'Istat in un'indagine sulle
preoccupazioni ambientali delle persone eseguita su un campione
di circa 25mila famiglie distribuite in circa 800 Comuni
italiani di diversa ampiezza demografica, un campione
statisticamente rappresentativo della popolazione residente.
Il 27,7% dei liguri è preoccupato dall'effetto serra e dal
buco dell'ozono, il 22,8% per l'estinzione di alcune specie
vegetali/animali, il 21,7% per l catastrofi provocate dall'uomo,
il 21,5% per la distruzione delle foreste, il 20,2% per
l'esaurimento delle risorse naturali, il 18,5% per
l'inquinamento del suolo, il 16,2% per la rovina del paesaggio,
il 13% per l'inquinamento acustico e il 10% per l'inquinamento
elettromagnetico.
Per quanto riguarda i comportamenti ecocompatibili dei liguri
con più di 14 anni l'Ista mette in evidenza che il 70,6% fa
attenzione a non sprecare energia e il 69% fa attenzione a non
sprecare acqua, ma solo il 19,4% acquista prodotti a chilometro
zero, il 14,4% acquistare alimenti/prodotti biologici, il 39,2%
legge le etichette degli ingredienti sui prodotti e il 22,5%
scegliere mezzi di trasporto alternativi.
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