La candidata sindaca per il
centrosinistra Silvia Salis ha partecipato al presidio dei
lavoratori e delle lavoratrici dello storico negozio di Sestri
Ponente "Giglio Bagnara" del quale è stata annunciata la
chiusura nei giorni scorsi, che si è tenuto nel primo pomeriggio
in via Sestri.
"Siamo vicino ai 29 lavoratori e lavoratrici che in questo
momento stanno vivendo questo incubo. Sono vicina personalmente
a Enrico Montolivo(il proprietario, ndr). L'ho sentito in questi
giorni anche perché abbiamo un rapporto che parte da quando ero
una ragazzina e facevo l'atleta. Lui è un'istituzione. E' una
figura che ha sempre dato calore, speranza e posti di lavoro. Ha
fatto crescere delle famiglie. Questa è una realtà per la quale
bisogna trovare una soluzione e in generale per il tessuto
commerciale di questa città. Ci sono esempi eclatanti: come la
Rinascente che sono sei anni che è chiusa ed è in pieno centro.
Un problema che è stato ignorato, ma era difficile da ignorare
perché molto vicino agli occhi di chi poteva fare qualcosa".
Un problema quello delle chiusure continue di attività
commerciali è un segnale negativo per la città come ha spiegato
Silvia Salis. "E' chiaro che c'è una congiuntura mondiale
dall'e-commerce a tutti i cambiamenti che hanno investito il
mondo del commercio, Ma è anche vero che una città dove il
tessuto sociale depresso, dove i negozi chiudono sono spie che
Genova ha un grosso tema sociale legato al lavoro e alla
presenza di sviluppo sul territorio. A partire dalla presenza di
giovani che siano in grado di pagarsi un affitto, un mutuo e
siano in grado di fare una famiglia e in grado di far crescere
un tessuto sociale, quindi di essere clienti dei negozi proprio
in senso pratico".
Durante il presidio la Salis ha incontrato le lavoratrici e i
lavoratori di Giglio Bagnara. "C'è un grande sconforto legato al
peso sociale che ha sempre avuto Giglio Bagnara per questa
comunità. È un peso che va indietro negli anni. Penso che sia
uno spaccato storico del lavoro in Italia e che finisca in
questo modo ci dice molto anche del fatto che sul piano di
rilancio del commercio della città, tante volte annunciato negli
scorsi anni, poi non sia stato fatto niente".
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