"La terza nuova nave della flotta
Gnv arriverà fra qualche mese, e la quarta a inizio 2026.
Saranno entrambe alimentate a Gnl, ed entrambe specificamente
pensate per il mercato domestico, per la linea Genova-Palermo.
Però non sappiamo ancora se potremo utilizzarle qui o se saremo
invece costretti a spostarle su altri mercati, come Spagna e
Francia. A Genova non c'è la possibilità di fare rifornimento di
Gnl, i porti italiani non sono attrezzati per il Gnl e non sono
attrezzati per il cold ironing".
Matteo Catani, amministratore delegato di Gnv, compagnia di
traghetti del gruppo Msc, lancia l'allarme dal palco del
convegno "Ferro-gomma-acqua: l'intermodalità e il porto di
Genova" che si è svolto nel salone di prima classe della
Stazione marittima di Genova. Se ne parla da anni, ma adesso i
tempi sono stretti, gli armatori si stanno attrezzando con nnavi
sempre più innovative e meno inquinanti, ma i porti non sono
pronti. "Stiamo lavorando alacremente come Assarmatori da un
lato e dall'altro tutte le istituzioni nazionali affinché
vengano finalizzate le linee guida per i regolamenti attuativi e
a seguire lavoreremo con l'Autorità marittima e l'Autorità di
sistema portuale del porto di Genova per avere l'effettiva
attuazione e quindi la possibilità reale di fare rifornimento di
Gnl alle nostre navi - spiega ancora Catani -. Altrimenti noi
portiamo navi innovative dal punto di vista del rispetto
dell'ambiente, della sicurezza e del livello di servizio ma non
potremo utilizzarle in Italia". L'altro nodo è
l'elettrificazione delle banchine per poter rifornire di energia
elettrica da terra le navi quando sono in porto e poter spegnere
così i motori. Anche su questo fronte si sta lavorando, ma oggi
i porti italiani non sono ancora attrezzati. "Se oggi il
servizio fosse disponibile potremmo attaccarci con le nostre
navi a terra- aggiunge Catani -. Ad aprile ci verrà consegnata
la nave Orion che entrerà in operatività a giugno a Genova,
attrezzata per il cold ironing. Ma per fare il test, in
operativo, del cold ironing la porteremo in Francia, nel porto
di Sète, perché a Genova l'elettrificazione delle banchine non è
ancora operativa".
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