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Delitto trapano: genetista famiglia,compatibilità come caso Yara

Delitto trapano: genetista famiglia,compatibilità come caso Yara

Avv. De Stefanis, le cose per noi sono concluse e mature

GENOVA, 10 febbraio 2025, 15:26

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Il Dna corrisponde in maniera esaustiva a quello del signor Verduci, la probabilità di attribuzione è superiore di 100 miliardi la popolazione mondiale.

Siamo davanti a un caso simile a quello di Bossetti e Yara".

A dirlo è Marina Baldi, genetista consulente dei familiari di Maria Luigia Borrelli, la donna uccisa nel 1995 in un basso nel centro storico di Genova dove si prostituiva. Per quel delitto è indagato Fortunato Verduci, carrozziere di 65 anni. Oggi si è discussa la perizia sul Dna davanti al giudice per le indagini preliminari Alberto Lippini. A questo punto la pm Patrizia Petruzziello, che ha coordinato le indagini della squadra mobile, chiederà l'inchiesta nelle prossime settimane.
    "Le cose per noi - sottolinea l'avvocata della famiglia Rachele De Stefanis - sono concluse e mature. Non è emerso nulla di sostanziale che possa preoccupare. La dottoressa Baldi ha confermato che quel Dna corrisponde in maniera esaustiva a quello del signor Verduci".
    Verduci, difeso dagli avvocati Andrea Volpe ed Emanuele Canepa, è un uomo libero visto che il gip, il Riesame e anche la Cassazione hanno respinto la richiesta della procura di arrestarlo. Il carrozziere era stato individuato grazie al Dna estratto da una macchia di sangue trovata sulla scena del crimine. Il profilo era risultato compatibile con quello di un lontano parente, che si trova recluso nel carcere di Brescia. E da lì, facendo combaciare vari elementi, gli inquirenti hanno trovato il codice genetico esatto di quello che per l'accusa è l'assassino. La procura aveva chiesto l'arresto ma sia il gip che il Riesame lo avevano negato pur confermando il quadro "granitico" degli indizi. Secondo l'accusa Verduci, ludopatico e pieno di debiti, uccise Luigia per rapinarla dopo averla picchiata brutalmente. Nelle scorse settimane, inoltre, la pm ha ripreso in mano il fascicolo di un altro delitto, quello della merciaia Anna Rossi Lamberti, uccisa l'8 aprile 1998 nel quartiere Marassi a Genova. E ha deciso di comparare il Dna del carrozziere con le tracce biologiche raccolte anche su quella scena del crimine.
   

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