Quasi un migliaio di tifosi genoani
e ultrà provenienti da tutta Italia si sono ritrovati nel tardo
pomeriggio sotto la targa posta in Gradinata Nord che ricorda
l'omicidio del tifoso genoano Claudio Vincenzo Spagnolo
soprannominato "Spagna", ucciso a 24 anni da un tifoso milanista
il 29 gennaio del 1995. Una commemorazione organizzata dai
tifosi genoani che ha unito tifoserie differenti tra di loro nel
ricordo di quanto accadde quella domenica prima della sfida tra
Genoa e Milan. Alla cerimonia ha preso parte anche il papà di
"Spagna", Cosimo Spagnolo e una rappresentanza del club
rossoblù.
Moltissimi tifosi genoani si sono ritrovati oltre che sotto
la targa, che recita "Vivere nel cuore di chi resta non è
morire. Ciao Spagna", anche nel piazzale antistante la tribuna
dove a perenne ricordo di quanto accaduto è stata innalzata una
stele di pietre proprio nel punto dove avvenne l'aggressione.
L'omicida, Simone Barbaglia, all'epoca 18 enne, fu condannato a
14 anni e 8 mesi di carcere.
I tifosi hanno posto a ricordo mazzi di fiori e sciarpe delle
tifoserie, la cerimonia si è poi spostata all'interno dello
stadio nella Gradinata Nord dove da un palchetto costruito
appositamente ha portato un ricordo il papà Cosimo Spagnolo
prima che tutti i tifosi arrivati a Genova sfilassero. La gara
Genoa-Milan di quel 29 gennaio 1995 e valida per la prima
giornata del girone di ritorno venne sospesa nell'intervallo
quando arrivò la notizia dell'omicidio e iniziarono violenti
scontri. Barbaglia venne arrestato poi al suo rientro a Milano
mentre la domenica successiva il campionato si fermò.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA