"Pochi giorni fa, in Francia,
l'aborto è entrato nella Carta Costituzionale come un diritto.
Tra l'altro è stato votato in Senato con una maggioranza
schiacciante.
Questo già in sé è un pessimo segnale di non civiltà".
Lo ha detto il vescovo di Ventimiglia e Sanremo
Antonio Suetta, in un intervento pubblicato sul sito della
diocesi, con il quale prende posizione dopo la recente votazione
del governo transalpino. "Io ritengo così - ha aggiunto - anche
se purtroppo questa possibilità di ricorrere all'interruzione
volontaria della gravidanza, più comunemente è autenticamente
chiamato aborto, viene spesso diffuso come se fosse una
conquista di civiltà. Per me è assolutamente il contrario. In
realtà le cose purtroppo materialmente non cambiano, perché
l'aborto era già consentito in Francia come è consentito nella
maggior parte dei paesi del mondo. Ma il segnale è molto
pericoloso ed è anche molto indicativo negativamente, perché si
vuole quasi consacrare la pratica dell'aborto come un diritto".
Ma ciò che Suetta contesta di più "è quella sorta di
celebrazione, di festa popolare che hanno fatto in Francia per
osannare questa riforma costituzionale, addirittura scrivendo
anche il motto di questa campagna sulla Tour Eiffel. A me pare
che questo sia un segnale pericolosissimo di degrado morale, di
calo di civiltà, ma anche uno spingere sul pedale
dell'acceleratore dell'indifferenza, cercando a tutti i costi di
far passare l'aborto come se non fosse un omicidio, come se
fosse soltanto una questione di libera autodeterminazione della
donna e come se il feto abortito non fosse già persona umana".
Un altro aspetto sul quale il vescovo porge l'attenzione "è il
fatto che le leggi dovrebbero avere una funzione educativa e
dunque la promozione di questo inserimento nella Carta francese
del diritto all'aborto diventa direttamente una promozione
dell'aborto". Conclude Suetta: "Si ricorre all'aborto perché si
è cercato di destabilizzare e distruggere la famiglia e si
ricorre all'aborto perché purtroppo i nostri giovani non sanno
vivere l'affettività e la sessualità in maniera autenticamente
libera e umana".
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