Il recupero dei muretti a secco
in Liguria non necessiterà di autorizzazioni, pareri, nulla
osta, né altri atti di assenso, venendo dunque considerate
"opere di edilizia libera". Lo sottolinea il capogruppo della
Lega in Consiglio regionale Stefano Mai che ha presentato un
emendamento sul tema al collegato al bilancio insieme alla
collega Daniela Menini (Lista Toti Liguria).
"Il recupero dei muretti a secco oggi può essere considerato
tra le opere di edilizia libera", illustra Mai la maggiore
facilità con cui sarà possibile esercitare l'arte inserita
dall'Unesco nella lista degli elementi immateriali dichiarati
Patrimonio dell'umanità.
"Lo scopo è promuovere gli investimenti in agricoltura,
tutelare il paesaggio e contrastare il dissesto idrogeologico. -
spiega il capogruppo della Lega - Una norma a cui avevo già
lavorato nel 2018 e che ora viene perfezionata e migliorata. I
muretti a secco sono stati dichiarati Patrimonio immateriale
dell'umanità Unesco, un riconoscimento alla straordinaria
bellezza dei paesaggi terrazzati, che dimostra come i valori
dell'agricoltura siano parte integrante del patrimonio culturale
dei popoli. Queste opere d'arte hanno trasformato il paesaggio
ligure, plasmando il territorio, consentendo la possibilità di
poter utilizzare terreni scoscesi per coltivarvi produzioni di
pregio".
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