"Sull'ordinanza relativa al Festival di Sanremo mi preme sottolineare che il Tar Liguria non ha fatto che evincere l'inesistenza di un formale rapporto giuridico tra la Rai e il Comune di Sanremo che legittimi le attività per la prossima edizione del Festival". Lo dichiara Sergio Cerruti, presidente di Afi (Associazione Fonografici Italiani) e managing director dell'etichetta discografica JE che ha presentato ricorso contro Comune di Sanremo e Rai riguardo alla concessione dell'uso in esclusiva del Marchio 'Festival della Canzone Italiana'.
"Una verità che cerco di dimostrare da tempo, già con il primo accesso agli atti per una delibera e una convenzione approvata dal Comune sanremese - quindi apparentemente pubblica - che l'amministrazione ha inspiegabilmente secretato".
Lo studio legale Lipani Catricalà & partners che cura gli interessi di JE precisa: "Non si tratta di rigetto della sospensiva, al contrario: tanto è vero che, non potendo sospendere un provvedimento ancora non formalizzato, il Tar ha comunque tutelato le esigenze cautelari di JE azienda discografica associata, fissando l'udienza di merito al 12 gennaio prossimo, in tempo utile per bloccare la realizzazione del Festival, riservandosi di valutare la nuova convenzione con RAI e l'eventuale adozione senza la necessaria procedura di gara - prosegue Cerruti -. Continua un percorso, intrapreso anni fa da Afi con le altre associazioni di categoria oggi inspiegabilmente scomparse, con lo scopo di tutelare l'industria musicale italiana: pur essendo detentrice dei contenuti del Festival, la Rai le riconosce meno dello 0,5% degli introiti. Un trattamento che ha fatto emergere non solo criticità sulle modalità di assegnazione del Festival da parte del Comune ma anche disparità di natura commerciale per le aziende interessate. Oggi torniamo a casa con quella che per noi era già una certezza, ovvero che la Rai - allo stato attuale - non ha alcun diritto di nei confronti del Festival della Canzone Italiana 2024 e ancor più chiara è stata la goffa e silente modifica al regolamento della kermesse pubblicato nel luglio 2023 che la Rai ha attuato poco prima dell'udienza al Tar, cancellando il periodo in cui si dichiarava affidataria da parte del Comune per la realizzazione e organizzazione del Festival 2024".
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