"Non ho memoria di
un'iniziativa di questo genere che non contrasta affatto con la
laicità dello Stato e che non intende affatto cancellare quello
che appartiene alla storia dello stesso". Lo ha detto il vescovo
della diocesi di Ventimiglia e Sanremo Antonio Suetta, che
stamani in Comune a Ventimiglia ha benedetto i trentacinque
crocifissi acquistati dall'amministrazione del sindaco Flavio Di
Muro (Lega), perché vengano affissi negli uffici di dipendenti o
assessori che ne hanno fatto richiesta. Le affermazioni di
Suetta avvengono a poche ore di distanza da una nota con la
quale la segreteria locale del Pd ha rivendicato la laicità
dello Stato. "Laicità, giustizia sociale e attenzione verso gli
ultimi - si legge nel comunicato dei dem - sono e restano, per
noi, valori non negoziabili. Risolto il grave problema
dell'arredamento degli spazi comunali, invitiamo il sindaco a
riflettere su ciò che, senza scomodare i Vangeli, la nostra
Costituzione gli impone di fare".
Per il vescovo, l'apposizione dei crocifissi negli uffici
comunali "è un'iniziativa molto significativa per diverse
ragioni. Partendo dai principi costituzionali della nostra
Repubblica, che si riconoscono all'interno di una tradizione,
quella cristiana, la presenza del crocifisso è certamente un
riferimento importante per lo meno dal punto di vista culturale.
Poi, per quel che riguarda me, così come per tutti i credenti,
l'iniziativa incrementa il suo valore, perché come è risaputo il
crocifisso è il simbolo più famoso e anche più tipico della fede
cristiana. Un simbolo di amore, sacrificio e di dono della vita
per la salvezza degli altri".
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