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Com'è umano lui, Manfredi dirige il film tv su Paolo Villaggio

Com'è umano lui, Manfredi dirige il film tv su Paolo Villaggio

Protagonista Enzo Paci, riprese tra Roma e Genova. Andrà su Rai1

ROMA, 05 ottobre 2023, 13:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Al via - tra Roma e Genova - le riprese di "Com'è umano lui", il biopic per la televisione su Paolo Villaggio diretto da Luca Manfredi, scritto da Luca Manfredi e Dido Castelli con la collaborazione alla sceneggiatura di Elisabetta e Piero Villaggio.

Il film tv - coprodotto da Rai Fiction e Ocean Productions, e prossimamente in onda su Rai 1 - vede l'attore e comico Enzo Paci nel ruolo di Villaggio ed è interpretato anche da Camilla Semino Favro, Andrea Filippi, Andrea Benfante, Augusto Zucchi, Emanuela Grimalda, Vincenzo Zampa e Valentina Ruggeri.
    Genova, seconda metà degli anni '50: Paolo Villaggio e la sua "banda" di amici della borghesia genovese, composta da un giovanissimo Fabrizio De Andre', il "Polio", professore di lettere su sedia a rotelle e Piero, gemello diverso di Paolo, compiono le loro goliardiche scorribande notturne.

Paolo, studente di legge fuoricorso con libretto in bianco, mette incinta Maura, la sua fidanzata e la sposa in Comune vestito in maglietta, zoccoli e pantaloncini da mare. Il padre, ingegnere palermitano, stanco dell'inconcludenza di Paolo, gli trova un impiego alla Cosider. Paolo ci resta circa sette anni. Anni che Paolo sopporta solo grazie alle sue "performance" da artista nel teatrino della compagnia Baistrocchi.
    Ed è proprio in un teatrino genovese che lo scopre Maurizio Costanzo, andato lì a vedere Jannacci, che invece è malato, e che Paolo sostituisce all'ultimo momento, buttato sul palco da Ivo Chiesa. Costanzo gli propone un contratto nel suo teatrino romano di cabaret, il 7x8. Maura lo convince a lasciare il certo per l'incerto e lo spinge a tentare il successo artistico.
    Da lì in poi è un'escalation di successi, dalla radio con "il Sabato del Villaggio" a un nuovo modo di fare tv con "Quelli della Domenica" nel '68, dove Paolo interpreta un aggressivo quanto maldestro prestigiatore tedesco, il professor Kranz, che maltratta il pubblico, poi l'impiegato Fracchia in "E' domenica, ma senza impegno", fino ai primi film e due libri sul ragionier Fantozzi, nuova figura impiegatizia, che gli regalerà un enorme successo nelle sale nel '75, consegnando la sua "maschera" alla storia del cinema.
   

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