Oltre cento persone, tra cui
molti ultrà della Sanremese, si sono stretti nel pomeriggio
nella chiesa parrocchiale di Riva Ligure attorno al feretro di
Azzurra Campari, la detenuta di 28 anni che si è tolta la vita
l'11 agosto scorso nel carcere "Lorusso e Cotugno" di Torino.
"Ciao Azzurra, salutaci tutti", il messaggio contenuto in uno
striscione srotolato dai suoi amici più stretti sul sagrato
della chiesa.
La messa è stata celebrata dal vescovo della diocesi di Ventimiglia e Sanremo Antonio Suetta, che nel corso della omelia ha sottolineato il dolore per l'accaduto.
"Sono
state circostanze di estrema solitudine e questo ci fa ancora di
più soffrire - ha detto il vescovo -. Vi voglio assicurare, e lo
dico con profonda partecipazione: durante il tempo del mio
servizio sacerdotale ho avuto, e la ritengo una grazia, la
possibilità di svolgere per cinque anni il ministero come
cappellano nel carcere ed ho purtroppo avvicinato tante volte
persone che drammaticamente sentivano il peso di questa
solitudine".
Commosso il messaggio scritto da alcuni amici di Azzurra:
"Nella vita si impara che le apparenze non fanno la persona o i
valori, si impara che non sempre la giustizia è data da chi ce
la promette; non sempre la normalità è per tutti uguale, non
sempre ciò che sembra è... Non è vero che ognuno ha quel che si
merita, tante cose scontate per alcuni sono rese vere e forti da
quello che ti è successo. Che il tuo messaggio arrivi forte come
forte è il nostro dolore".
E' stato anche stampato e distribuito il testo di una canzone
"Ohne Dich" (Senza Te) del gruppo tedesco Rammstein, che Azzurra
amava tanto. Tra l'altro il 31 marzo scorso aveva postato sul
proprio profilo Facebook una canzone della stessa band dal
titolo quasi profetico: "Adieu".
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