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Ponte Genova: Brencich, retrofitting non era complesso

Ponte Genova: Brencich, retrofitting non era complesso

Ricalcava quello fatto sulla pila 11

GENOVA, 13 giugno 2023, 16:39

Redazione ANSA

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"All'esito dell'udienza odierna sono emerse alcune circostanze che ulteriormente dimostrano la correttezza dell'agire dei componenti del comitato tecnico amministrativo". Lo afferma l'avvocato Fabio Viglione difensore del provveditore alla opere pubbliche Roberto Ferrazza, dopo l'udienza per il crollo del ponte Morandi (14 agosto 2018, 43 vittime). Il difensore ha sottolineato che "il progetto di retrofitting sulla pila 9 - dimostratosi più che adeguato nell'incidente probatorio - non avrebbe dovuto essere inviato a Roma al Consiglio Superiore dei lavori pubblici poiché non aveva le caratteristiche di particolare complessità anche in quanto si trattava di una replica del progetto realizzato negli anni '90 sulla pila 11". In aula lo ha detto anche il professore Antonio Brencich, uno degli imputati, che ha rilasciato spontanee dichiarazioni. "Il progetto non era complesso perché ricalcava quello fatto sulla pila 11 - ha detto il professore - e basato su più prove sui materiali. Secondo me mancava solo la storia dell'evoluzione dello stato del ponte".
    All'udienza di oggi sono stati sentiti i membri del Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato che l'1 febbraio 2018 approvò il progetto di retrofitting, il rinforzo delle pile 9 e dieci. Venne chiamato come membro esterno il professore. "La nomina del professore Brencich - sottolinea il suo legale Anna Francini - è stata perfettamente legittima, posta l'autorizzazione alla partecipazione al Cta rilasciata dal proprio ateneo. Lo stesso, nel corso dell'udienza ha ricordato di aver ricevuto il progetto e di averlo esaminato. Peraltro ha rammentato al Tribunale che il progetto, anche per le sue competenze e conoscenze, non presentava nessun elemento di complessità. In ultimo ha giustamente sottolineato che il parere favorevole del Cta ha trovato conferma nella valutazione positiva dei periti dell'incidente probatorio".
    Secondo la procura il comitato, nel suo parere favorevole, si sarebbe limitato a fare una sorta di copia-incolla senza preoccuparsi dello stato effettivo in cui si trovava il ponte Morandi.
   

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