E' stato firmato l'accordo tra il
Ministero della Cultura e il Comune di Savona per il
finanziamento di 5 milioni di euro per il progetto di
riqualificazione di Palazzo Della Rovere. Oltre a questa linea
di finanziamento, sono previsti anche 13,6 milioni di euro da
Pnrr e 2 milioni e 360mila dal Fondo Strategico Regionale.
L'accordo, è stato spiegato oggi, rende operativo il
finanziamento "Grandi Progetti Beni Culturali" all'interno del
quale è stato inserito quello di "Palazzo della Rovere".
Presentato a marzo, prevede un "salotto urbano" a piano terra e
un cortile alberato collegati da una grande scalinata ai livelli
superiori nei quali troveranno posto la nuova biblioteca,
laboratori, un centro di aggregazione, uno spazio lettura nella
sala udienze dell'ex tribunale e un orto botanico sulla
terrazza. Il tutto con il duplice obiettivo di "restituire" ai
savonesi un luogo di cultura e di storia e ricollegare l'area
portuale al centro città.
Palazzo Santa Chiara rappresenta uno tra più importanti
esempi di questa architettura nel Ponente ligure. L'edificio ha
origine nel 1493 su impulso del cardinale savonese Giuliano
della Rovere che diventerà il futuro Papa Giulio II e porta la
firma di Giuliano da Sangallo (1445-1516) costituendo un caso
unico per l'intera Liguria in quanto intervento di un architetto
che fu a servizio di Lorenzo il Magnifico.
"Firmiamo questo protocollo con grande soddisfazione
ringraziando il Ministero per la sensibilità e attenzione - ha
detto il sindaco Marco Russo -. E' un riconoscimento
dell'importanza del Palazzo ma anche di come il progetto va
avanti con il coinvolgimento della cittadinanza". "Il
finanziamento - ha evidenziato Manuela Salvitti, segretario
regionale del MiC - è un tassello del lavoro portato avanti
dagli uffici ministeriali da molti anni sul Palazzo". Aggiunge
l'architetto Andrea Canziani della Soprintendenza: "Oltre al
significato che rappresenta il restauro del palazzo per la
tutela e la valorizzazione di una architettura così importante
c'è la soddisfazione di contribuire a far nascere un polo
culturale di respiro urbano".
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