Approda a Genova al Teatro Duse da mercoledì 22 aprile, l'opera teatrale "I racconti della peste" del Nobel Mario Vargas Llosa, coprodotto dal Teatro Nazionale di Genova e del Teatro Stabile di Catania. Nel cast Angelo Tosto, Barbara Gallo, Roberto Serpi, Giorgia Coco, Valerio Santi; scene e costumi di Anna Varaldo, musiche di Andrea Nicolini. La regia porta la firma del figlio d'arte Carlo Sciaccaluga: il padre Marco è stato fra i più grandi registi italiani di teatro degli ultimi decenni, condirettore dello Stabile genovese e direttore della scuola di recitazione; la mamma, Valeria Manari, una delle più conosciute scenografe italiane.
Firenze, XIV secolo, cinque persone appartenenti a classi sociali diverse si rifugiano in una villa in campagna per sfuggire alla peste. Il duca Ugolino (Angelo Tosto), Aminta, contessa di Santa croce (Barbara Gallo), lo scrittore Giovanni Boccaccio (Roberto Serpi), Filomena (Giorgia Coco) e Panfilo (Valerio Santi).
"E' di una fantasia di Llosa - spiega Sciaccaluga - che immagina la genesi del Decameron. Nella villa fuori Firenze si raccontano storie ma, a differenza dell'opera letteraria, la vita si mescola con la narrazione e si passa dalla finzione alla realtà in un meccanismo spiazzante". Il lavoro di Llosa risale al 2015 ma riletto alla luce odierna, appare ancora più attuale.
"Quest'opera - prosegue Sciaccaluga - cattura l'essenza stessa del Decameron: lussuria e sensualità esacerbate dalla crisi, da un abisso aperto, dalla fine del mondo. Sensazioni che abbiamo conosciuto con dolore in questo tempo di pandemia e guerra dove il nostro vivere quotidiano sembra sotto assedio e la tentazione di ritirarsi in sé stessi, di negare la comunità, si fa insopprimibile. In fondo siamo di fronte a una apologia del teatro. Si gioca, si crea, si vive insieme o non si vive affatto. Se l'essere umano smette di essere testimone di sé, non esiste più…". Lo spettacolo ha debuttato con successo a Catania nel novembre scorso: "Avere in platea alla prima di un proprio spettacolo un premio Nobel che, oltretutto, si dichiara entusiasta, non è cosa da poco" ha commentato Sciaccaluga.
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