I pini domestici secolari di corso Podestà in Carignano, ormai parte del panorama da cartolina di quel quartiere di Genova, saranno sostituiti con altrettanti esemplari di pini d'Aleppo.
La notizia è stata confermata dal vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici del Comune di Genova Pietro Piciocchi oggi in consiglio comunale, in risposta a due interrogazioni a risposta rapida da parte della minoranza, con i consiglieri Ariel Dello Strologo (Genova Civica) e Donatella Alfonso (Pd).
I consiglieri hanno chiesto chiarimenti e dettagli
sul progetto di sostituzione delle alberature storiche, tratto
distintivo di quella parte di città, e hanno domandato quale
fosse la motivazione. Alfonso ha ricordato anche il recente caso
dell'iconico fico di vico del fico, nel centro storico, rimosso
tra le proteste dei residenti. "La motivazione è molteplice - ha
dichiarato Piciocchi - da una parte l'ammaloramento della strada
e del marciapiede per via della crescita incontrollata delle
radici, dall'altro le infiltrazioni che sono state provocate
dalle stesse piante in alcuni locali commerciali sottostanti
corso Podestà, per cui sono state avanzate richieste di
risarcimento danni rilevanti nei confronti
dell'amministrazione". Il vicesindaco assicura che l'operazione
di sostituzione delle piante "è stata studiata con cura e
attenzione, di concerto con la Sovrintendenza, e vedrà un saldo
di alberi invariato, non avremmo mai sostituito alberi entrati
nell'immaginario cittadino se non fosse necessario". La giunta
ha letto ai consiglieri una relazione tecnica agronomica che
elenca anche i problemi di salute delle stesse piante e che
riporta come la problematica fosse stata determinata da
valutazioni non corrette al momento della piantumazione.
L'intervento, nell'ambito del restyling dell'area che va dal
parco dell'Acquasola fino al ponte Monumentale, costerà circa
700mila euro ed è stato elaborato per tre anni. I pini d'Aleppo,
a differenza delle piante attuali, possono essere sistemati in
speciali vasche, dove troveranno spazio anche palme nane. I
lavori dovrebbero partire già nei prossimi mesi.
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