La Fortezza Firmafede di Sarzana ospita una delle iniziative a livello mondiale per celebrare la figura di Pablo Picasso nell'anno del cinquantesimo dalla morte.
Dall'8 aprile, presso l'affascinante castello mediceo, saranno
in mostra 18 fotografie di autori quali Robert Capa e Juan
Gyenes insieme a litografie, acqueforti, acquetinte, ceramiche e
puntesecche del pittore spagnolo.
Pezzo forte il dipinto "Tete
de femme" del 1943.
"Con questa mostra Sarzana si affianca alle città più
importanti al mondo nell'omaggiare uno dei più grandi geni del
nostro tempo - ha detto la sindaca Cristiana Ponzanelli -.
Accogliamo opere e contributi provenienti da tutte Europa e
continuiamo sul solco intrapreso quattro anni fa di raccontare
la città attraverso la cultura. Ospitare Picasso all'interno
della Fortezza dimostra come non ci vogliamo trincerare nel
nostro passato".
Accanto al Comune di Sarzana l'organizzazione è di Paloma, un
progetto di Comediarting, in collaborazione con il 'Museo Casa
Natal Picasso de Málaga', il cui direttore José María Luna
Aguilar sarà in città in occasione dell'apertura.
"Moriva l'8 aprile 1973 dopo aver attraversato due secoli -
ha spiegato la curatrice Gina Ingrassia - e noi racconteremo
l'intero percorso artistico di Picasso, dalla straordinaria
Parigi bohémien di Montmartre del periodo blu fino ai lavori
della casa studio La Californie acquistata nel 1955. Preziosa la
selezione fotografica di due artisti che hanno fatto il
Novecento come Capa e Gyenes".
Se la ceramica fu una passione matura per l'artista, la "Testa
di donna" raffigura invece Dora Maar (Henriette Theodora
Markovitch), pittrice e fotografa che fu sua compagna tra il
1936 e il 1943.
"La famiglia di Picasso era ligure ed è quindi una mostra che
acquista anche per questo un significato ancora più profondo, si
tratta di un ritorno alle origini", sottolinea la curatrice
della mostra Lola Durán Úcar. "Pablo Picasso, le origini del
mito" sarà visitabile dall'8 aprile al 23 luglio 2023.
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