La Corte d'appello di Lione si
esprimerà il 24 marzo sulla richiesta di estradizione in Italia
di Vincenzo Vecchi, il militante "altermondialista" condannato
nel nostro Paese per le violenze al G8 di Genova nel 2001 e
residente in Francia. Il mandato d'arresto europeo è stato
spiccato nel 2016 affinché Vecchi, da molti anni residente
oltralpe, torni in Italia a scontare la pena di 10 anni di
carcere pronunciata nei suoi confronti.
Il quarantanovenne militante dei no-global è rimasto in
questi anni l'ultimo dei dieci black bloc latitanti dopo il G8
di Genova del 2001. Nel 2020 la giustizia francese rifiutò per
la seconda volta di consegnarlo all'Italia perché la pena che
dovrebbe scontare nelle carceri italiane riguarda un reato -
"devastazione e saccheggio" - che non ha equivalenti in Francia.
Vecchi si rifugiò in Francia nel 2012 dopo la sentenza
pronunciata dalla giustizia italiana per i disordini di Genova.
La disputa legale sull'estradizione è rimasta per anni
incentrata sulla natura del reato che ha causato la condanna di
Vecchi in Italia.
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