L'ex viceprefetto di Savona, Andrea
Santonastaso, è stato condannato a 8 anni e 11 mesi di
reclusione dal Tribunale di Savona al termine del processo che
lo vedeva accusato di aver elargito "favori" in cambio di
regali. Condannati con lui anche un ex ispettore di polizia,
Roberto Tesio, e un funzionario della Prefettura, Carlo Della
Vecchia, rispettivamente a 10 anni e 3 mesi e a 7 anni. A
riportare la notizia sono le edizioni savonesi della Stampa e
del Secolo XIX.
I tre erano stati arrestati nel 2017 con l'accusa di
"velocizzare" pratiche riguardanti permessi di soggiorno, cambi
di cognome, riduzione di giorni di sospensione della patente ed
altre autorizzazioni in cambio di "regalie" varie, da modeste
somme in denaro a cene, vestiti o visite mediche gratuite.
Tesio, ex ispettore della squadra Mobile che prestava servizio
all'ufficio Tecnico e logistico della Questura, era accusato di
corruzione, rivelazione di segreti d'ufficio, induzione del
pubblico ufficiale al falso, oltre che favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina e della prostituzione e truffa
allo Stato.
Per Santonastaso invece i capi di imputazione erano concussione,
corruzione, favoreggiamento dell'immigrazione e abuso d'ufficio.
Dal reato di concussione è stato assolto: riguarda i lavori
fatti nella sua casa di Pontinvrea da una ditta albanese.
Della Vecchia era accusato di corruzione e peculato.
Nell'inchiesta erano coinvolte a vario titolo altre 10 persone
(stranieri, commercianti e liberi professionisti) che avrebbero
beneficiato dei favori concessi dai pubblici ufficiali in cambio
di "regali": cinque di loro sono stati assolti, per gli altri
condanne dai 6 mesi ai 4 anni.
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