Entrato 'per caso' nel mondo del
giornalismo, come dice lui, 'a mia insaputa', Aldo Repetto ha
trascorso la vita a fare il cronista, iniziando dal gradino più
basso, il fattorino, e arrivando in alto, vice direttore. Ha
mille storie da raccontare ora che è in pensione e una piccola
parte di quelle avventure le ha messe nero su bianco in un libro
uscito in questi giorni intitolato 'A mia insaputa. Da portatore
abbonati a vice direttore' (93 pagine, De Ferrari Editore).
Incuriosisce il lettore sia perchè svela il dietro le quinte
di una professione sempre affascinante, sia perchè fa scoprire i
tanti cambiamenti che ci sono stati dagli anni Sessanta a oggi.
Una carriera intera all'Ansa, poi all'ufficio stampa della
Fiat, il genovese Aldo Repetto racconta tra l'altro le grandi
tragedie di Genova, dalle alluvioni al terrorismo, i Festival di
Sanremo (con tanto di stroncatura di Vasco Rossi), una visita
della Regina Elisabetta, le Olimpiadi americane e tante altre
storie. Il libro è dedicato alla amata moglie Nuccia e il
ricavato andrà in beneficienza a sostegno della attività della
Associazione Alzheimer Liguria.
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