La polizia della questura di Latina
ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere,
disposta dall'autorità giudiziaria, nei confronti di un uomo già
indiziato di atti persecutori ai danni dell'ex compagna.
Quest'ultimo, nonostante fosse già sottoposto alla misura
cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima con
applicazione del braccialetto elettronico, ha continuato infatti
a perseguitarla e a minacciarla, tanto da farle temere per la
propria incolumità. In un'occasione la donna è stata fermata da
una pattuglia di polizia mentre viaggiava in auto a forte
velocità e, proprio in quel frangente, ha confessato agli agenti
che stava tentando di scappare dall'ex compagno, che la stava
seguendo. La donna, inoltre, ha riportato delle visibili ferite
al volto che lei stessa, in un primo momento, aveva attribuito
ad un incidente domestico. Solo in seguito la vittima ha avuto
il coraggio di raccontare quanto accaduto e, in particolare, che
qualche giorno prima, senza portare con sè il dispositivo
elettronico necessario per la funzionalità del braccialetto
anti-stalking, aveva incontrato l'uomo che l'aveva picchiata,
minacciandola di farle del male e colpirla al volto per farla
diventare "brutta".
Il forte stato di agitazione e paura della donna, le
successive attività investigative effettuate e la compatibilità
del racconto con le ferite riportate hanno portato il pm a
richiedere l'applicazione dell'aggravamento della misura,
ritenendo non più sufficiente il divieto di avvicinamento.
Pertanto, alla luce di quanto disposto dal giudice, la squadra
Mobile ha eseguito la misura della custodia cautelare e l'uomo è
stato condotto in carcere.
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