Papa Francesco è morto nel giorno del Natale di Roma, che per la Capitale è una giornata di festa e di eventi pubblici. Tutto sospeso, ha fatto sapere il Comune, in segno di lutto.
Oggi, in occasione del 2778° anniversario dalla fondazione della Città Eterna, erano previste alcune celebrazioni, a partire dalla deposizione di una corona di alloro al Milite Ignoto, a Piazza Venezia, con il sindaco Roberto Gualtieri, ma la cerimonia fissata per le 10 è stata annullata: stop agli eventi per due giorni, il messaggio del Campidoglio.
"Le iniziative organizzate in Campidoglio per il Natale di Roma sono annullate in segno di rispetto e di lutto della città" ha fatto sapere l'assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio, ricordando "un Papa amico dei popoli, degli ultimi, dei migranti, dei movimenti sociali. Che ha rafforzato il dialogo interreligioso e lo scambio rispettoso con i non credenti. Che non ha mai smesso di gridare contro l'orrore della guerra. Che la terra ti sia lieve, Francesco".
Nel pomeriggio a partire dalle 15 era previsto sul Colle Capitolino un programma di eventi gratuiti per la 'Festa di Roma': concerti, performance di danza, happening poetici e teatrali, lezioni sulla storia di Roma, arte di strada e attività ricreative per bambine e bambini. Annullato anche il concerto in piazza della band 'Il Muro del Canto' in programma per la serata. Stop alle iniziative pubbliche anche domani: tra le attività annullate la presentazione di un libro in Sala della Protomoteca.
"Provo un profondo dolore per la scomparsa di Papa Francesco.
Roma, l'Italia e il mondo piangono un uomo straordinario, un pastore umile e coraggioso che ha saputo parlare al cuore di tutti". Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri su X. "Papa Francesco ha segnato un'epoca con il suo esempio di semplicità, il suo infaticabile impegno per la pace, la vicinanza e l'amore per gli ultimi, la cura per il creato - aggiunge - Il suo magistero e il suo esempio resteranno vivi per sempre. Ci stringiamo con affetto alla Chiesa e a tutti coloro che hanno trovato in lui una guida e un punto di riferimento. Roma, la città che ha amato profondamente e in cui è stato 'Vescovo tra la gente", lo ricorderà sempre con immensa gratitudine e con un affetto sincero".
"Nel nostro cuore resterà la sua voce, il sorriso paziente, la forza quieta delle sue parole - conclude il sindaco - A chi resta, il compito di custodirne l'eredità più preziosa: uno sguardo sul mondo fatto di misericordia, ascolto e tenerezza".
"Questa mattina Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre. Con profondo dolore mi unisco al cordoglio della Chiesa e del mondo intero per la scomparsa del Santo Padre. Nel mio percorso alla guida della Croce Rossa ho avuto il privilegio di incontrarlo più volte, insieme a migliaia di volontari. In ogni occasione, abbiamo riconosciuto la sua straordinaria umanità, la capacità di ascolto e la forza della sua vicinanza agli ultimi. Anche da Presidente della Regione Lazio ho avuto l'onore di ricevere i suoi consigli, in particolare sull'organizzazione del Giubileo, un evento a cui teneva profondamente e che oggi ci unisce in un dolore comune".Lo dichiara il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.
"Ricordo con emozione il nostro ultimo incontro: mi disse di non perdere mai il buon umore, nemmeno nei momenti più difficili - aggiunge -. Un insegnamento che porterò sempre con me. Oggi più che mai, risuona forte il suo richiamo alla pace e la sua ferma condanna di ogni guerra. Le sue parole restano un monito per le coscienze, un appello a non voltarsi mai dall'altra parte di fronte alla sofferenza degli ultimi e all'ingiustizia. Roma, il Lazio e il mondo perdono un'altissima guida spirituale e morale. Il suo esempio continuerà a indicarci la strada. Addio Papa Francesco".
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