Sulla vicenda dei convogli destinati
alla tratta Roma-Lido e della Roma-Viterbo ma che ancora non ci
sono, insomma sui "treni fantasma" di Firema la situazione "è
drammatica. Noi abbiamo una società che ha presentato delle
fideiussioni, che a nostro avviso, sono false e continua, per
sua ammissione, a chiedere a compagnie assicurative di
brocheraggio di altri Paesi queste garanzie. Le stiamo
aspettando, abbiamo richiesto di rinnovarle, loro si sono
limitati a fare una denuncia. Il dato di fatto è che ci sono 57
milioni di euro già versati nelle tasche della Firema: questa
società doveva consegnare il primo treno l'anno scorso, a
gennaio, noi non abbiamo visto nulla. Allora io non ho garanzie
fideiussorie, non ho certezze. Quindi, cosa dovrebbe fare il
buon padre di famiglia ? Questa è 'mascherine 2 la vendetta'.
Quindi se entro il 31 marzo non producono le fideiussioni
valide, la Regione Lazio valuterà con i legali la possibilità di
rescindere dal contratto". Lo ha detto il presidente della
Regione Lazio Francesco Rocca, a margine di un evento in
Regione.
"Già ci sono 57 milioni di euro di contribuenti che rischiano
di essere buttati dalla finestra, quindi non possiamo dargli
altri soldi, come chiedono senza nuove fideiussioni - ha
precisato Rocca -. Non possiamo continuare a gettare altre
centinaia di milioni per una speranza, noi abbiamo delle
responsabilità precise e io mi auguro che la Procura della
Repubblica faccia in fretta, per sgomberare il campo anche da
questa grave e patetica vicenda. Non si può tenere sulle spalle
dei contribuenti questa situazione, sul sacrificio della gente
che inferocita poi insegue me perché in continuità
amministrativa, tutto per i regali di Zingaretti. Non doveva
nascere a monte perché bastava una verifica allora sulle
fideiussioni false - ha ribadito -. E oggi qualcuno prova a
scaricare su di me. Ma si vergogni. Ora il nuovo cronoprogramma
che Firema ha proposto prevede la consegna dei treni a settembre
2025, ma dovrei pagare ancora senza garanzie. Non esiste"
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