Novità è la parola chiave per
l'ottava stagione di Che Dio ci aiuti: suor Azzurra, che alla
fine della scorsa stagione abbiamo visto prendere finalmente i
voti, finito il noviziato, si era prefigurata una vita
tranquilla nel suo Convento degli Angeli Custodi, insieme alle
sue 'ragazze'. Invece dovrà fare i conti con un evento inatteso
che sconvolgerà i suoi piani: le verrà chiesto - e qui c'è lo
zampino di suor Angela - di abbandonare la sua missione ad
Assisi e di occuparsi di giovani ospiti di una casa-famiglia a
Roma. Torna l'amata serie, una produzione Lux Vide, parte del
gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai Fiction prodotta da
Luca e Matilde Bernabei, da giovedì 27 febbraio in prima visione
su Rai 1 per un totale di 10 prime serate con la regia di
Francesco Vicario.
Elena Sofia Ricci alias suor Angela continuerà ad apparire in
alcuni episodi della fiction che avrà ancora una volta come
protagonista assoluta Francesca Chillemi nei panni di suor
Azzurra. Una buona notizia per i fan: farà capolino anche suor
Costanza, Valeria Fabrizi, anche se sarà meno presente. La serie
continuerà a stare al passo coi tempi raccontando un paese che
sta cambiando, attingendo sempre dai temi di attualità.
Fa notare Chillemi, interpellata sul set negli studi di Lux
Vide a Formello: "Azzurra si trova a fare i conti con delle
ragazze in difficoltà, il tutto con l'investitura di Suor
Angela. Questa stagione - anche se con una punta di leggerezza,
che serve quanto tutti siamo la sera a casa con la famiglia e
abbiamo anche bisogno di rilassarci e forse anche in questo
risiede il successo di una fiction così longeva - questa volta
spalanca le porte alla complessità della vita. Ma il messaggio è
quello della speranza e dell'ascolto che non deve mai mancare.
Tutti abbiamo bisogno di sapere che qualcuno si preoccupa per
noi. Io sono maturata grazie a questa serie, ho iniziato che
avevo 24 anni, oggi ne ho 40, devo molto ad Elena e a Valeria
che mi hanno accolta e fatto crescere, come attrice e come
donna".
"È stata Suor Angela - aggiunge Chillemi - a chiedere a Suor
Azzurra di aiutare il puntiglioso direttore della casa-famiglia,
la Casa del Sorriso, Lorenzo Riva a salvare la struttura dalla
chiusura". A interpretarlo Giovanni Scifoni che torna a vestire
i panni di un medico psichiatra (come in Doc - Nelle tue Mani)
e a recitare al fianco di Francesca Chillemi (come in Viola come
il Mare). Lorenzo è vedovo e con due figli: il ventenne Pietro e
la piccola Giulia di soli sei anni. "Azzurra è solare, io sono
cupo, ma questo è dovuto al fatto che sono diventato vedovo da
poco", dice Scifoni. "I ragazzi e le ragazze che vivono
situazioni difficili spesso faticano a lasciarsi aiutare, e
questa questa serie mette al centro il grande bisogno che hanno
tutte le persone di essere nella mente di qualcuno: se non siamo
pensati ci spegniamo. Le ospiti della nostra casa-famiglia non
sono mai state nella mente di qualcuno. San Giovanni Paolo II
aveva trasformato la frase di Cartesio 'Cogito, ergo sum', cioè
'Penso, dunque sono', in 'Cogitor, ergo sum', 'Sono pensato,
dunque sono'. E questo riassume perfettamente il senso di questa
serie".
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