La tecnica ormai collaudata era
sempre la stessa: fingersi un poliziotto in difficoltà,
guadagnare la fiducia dei malcapitati, per poi al momento
propizio derubarli dei loro averi. Non sapeva, però di essere
nel mirino degli investigatori del Commissariato Porta Pia che,
a seguito di diverse denunce per furto, truffa ai danni di
anziani e indebito utilizzo di carte di credito, erano riusciti,
dopo una scrupolosa indagine, ad individuarlo.
Così, quando qualche giorno fa, i poliziotti lo hanno
intercettato mentre si aggirava all'interno dell'Università La
Sapienza, hanno seguito tutte le sue mosse per poi coglierlo sul
fatto. Con il solito copione, l'uomo si è avvicinato all'autista
di un camion preposto alla consegna di bombole di azoto ed
ossigeno che stava per uscire dalla Città Universitaria e,
spacciandosi per un ispettore di polizia, dopo aver simulato il
furto dell'auto di servizio con tanto di tesserino d'ordinanza e
pistola, è riuscito a convincere la vittima a farsi dare un
passaggio per poter raggiungere il commissariato più vicino.
Una volta nell'abitacolo, approfittando della buona fede
della vittima, prima l'ha sollecitata a fermarsi con una scusa
e, poi, approfittando di un suo attimo di distrazione, ha
agguantato il suo marsupio contenente 170 euro oltre a diversi
oggetti personali, per poi darsi alla fuga. Ad attenderlo, però,
c'erano gli investigatori del Commissariato Porta Pia che lo
hanno prontamente fermato e arrestato per furto aggravato. La
Procura ha poi chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini
Preliminari la convalida della misura adottata dalla Polizia di
Stato.
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