È stato inaugurato oggi a Roma il
primo ambulatorio di veterinaria sociale interamente gestito da
LAV, un centro di cura per cani e gatti che vivono in famiglie
con fragilità sociali, non sempre in grado di rispondere a tutti
i bisogni dei propri animali. Famiglie coinvolte, per questo
motivo, in un programma di sostegno, che LAV e la Comunità di
Sant'Egidio portano avanti da quasi tre anni.
Stamattina il taglio del nastro, alla presenza di Gianluca
Felicetti, presidente LAV e di Massimiliano Umani della Comunità
di Sant'Egidio, parlamentari, consiglieri, assessori comunali e
del Viceministro delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci
assieme ad alcuni beneficiari dell'ambulatorio con i loro
animali.
"L'ambulatorio che offrirà visite, interventi e cure
gratuite è un presidio veterinario che garantirà agli animali il
diritto alla cura: un punto di approdo concreto delle attività
che LAV porta avanti da anni in collaborazione con Sant'Egidio
per non lasciare soli gli anziani soli e le famiglie che
condividono la propria vita con un cane o un gatto" ha
dichiarato Alessandra Ferrari, responsabile dell'area animali
familiari LAV.
"Rispondere direttamente alle necessità delle persone che
vivono con fragilità sociali, grazie alle donazioni dei nostri
soci, è motivo di orgoglio per LAV, perché possiamo intervenire
in una doppia veste: curando gli animali e prevenendo
separazioni dei nuclei familiari, abbandoni o l'incuria e
maltrattamenti" aggiunge Ferrari di LAV.
Spesso, infatti, per queste persone i loro animali sono
l'unica famiglia e l'unico conforto rimasti: LAV interviene a
sostegno delle famiglie per tenerle unite e tutelare i legami
d'affetto, senza lasciare nessuno indietro.
"La sinergia tra LAV e Comunità di Sant'Egidio è molto
importante per salvaguardare il prezioso legame che unisce le
persone ai loro animali e concretizzare il principio di "One
Health. Prendersi cura di un animale richiede molte risorse, non
solo economiche, e spesso le persone con difficoltà non possono
più far fronte a tutto ciò di cui i loro cani e gatti
necessitano, arrivando persino a rinunciare ad essere curati pur
di non lasciare soli i loro quattrozampe. Nostro obiettivo è
anche sollecitare così le Amministrazioni pubbliche a fare la
nostra stessa cosa per rispondere efficacemente a questa
esigenza sociale e rafforzare gli esempi positivi che fra gli
altri la Regione Piemonte e i Comuni di Milano e Modena hanno
iniziato a realizzare, così come a rendere più importante il
primo piccolissimo fondo previsto dalla scorsa Legge di
Bilancio", ha infine detto Gianluca Felicetti, presidente LAV,
durante l'inaugurazione.
La realizzazione dell'ambulatorio di veterinaria sociale -
che nel primo anno di attività si propone di aiutare almeno 400
persone in difficoltà - è stata possibile grazie alla generosità
dei soci, con una spesa di impianto pari a 170 mila euro,
mentre il costo stimato per i primi dodici mesi di attività sarà
fra gli 80 e i 100mila euro.
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