"Il 2024 sarà un anno molto
impegnativo, con molte competizioni. Quella a cui noi italiani
teniamo sicuramente di più è Roma 2024 visto che faremo gli
Europei in casa. In particolare a casa mia, essendo romano. Ho
grandi ambizioni per questo evento, sono veramente gasato e
contento. Ci stiamo già preparando in vista dell'avvio della
stagione indoor ma soprattutto pensando a Roma 2024". Sono le
parole di Lorenzo Ndele Simonelli, velocista azzurro, facendo il
punto sulla stagione che verrà e capace sabato scorso di
chiudere i 60metri piani in 6.59 a un solo centesimo dalla
migliore prestazione italiana Under 23 realizzata da Filippo
Tortu del 2019.
"Fin da piccolo - continua il 21enne sprinter figlio di un
antropologo e ricercatore e di madre tanzaniana - sono andato a
vedere il Golden Gala e ad ammirare dal vivo gli atleti più
forti. Vedevo delle gare bellissime e sognavo di potermi
esprimere un giorno al livello di quei grandi campioni. In
particolare, ricordo l'emozione di vedere correre a Roma Usain
Bolt. Durante alcuni Golden Gala sono andato anche come
volontario in servizio all'Olimpico: avevo il compito di
spostare gli ostacoli in pista a seconda delle diverse
discipline e nel frattempo riuscivo a strappare qualche
autografo agli atleti. Alcuni di quei ragazzi, oggi, sono miei
rivali nelle gare e sono veramente onorato di poter partecipare
agli Europei di Roma, in quello stesso stadio in cui andavo a
tifare da bambino".
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