Facevano rapine alle fermate della
metro e sui mezzi pubblici puntando le forbici o i coltelli alla
gola delle vittime, prese di sorpresa alle spalle, per poi
derubarle. I tre componenti della baby gang, accusati di essere
gli autori delle rapine, sono stati rintracciati e sottoposti
alla misura cautelare del collocamento in comunità. Ad eseguire
le indagini la polizia, sotto il coordinamento della Procura
per i minorenni di Roma. I tre sono gravemente indiziati a vario
titolo dei reati di rapine aggravate e violazione della legge
sulle armi.
La refurtiva consisteva principalmente in soldi e smartphone
ma anche vestiti e orologi di lusso. I tre minori, ora in
comunità, sono stati individuati grazie alle telecamere di
sorveglianza presenti nelle metro.
Gli investigatori, lavorando su una rapina avvenuta nel
territorio di loro competenza, hanno intuito che non si stavano
trovando davanti ad un fatto isolato. Scandagliando le banche
dati hanno infatti scoperto, dal novembre dello scorso anno,
varie rapine simili.
Durante le indagini sono state guardate anche centinaia di
ore di registrazioni delle telecamere a circuito chiuso, che
hanno contribuito all'individuazione di 3 minorenni, nonché alla
ricostruzione dei singoli eventi ed a stabilire i vari ruoli
assunti dagli indagati nei fatti per i quali si procede.
Gli elementi raccolti dai poliziotti hanno consentito al Pm
di chiedere ed ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari
del Tribunale per i minorenni di Roma una misura cautelare a
carico dei tre indagati. Sono stati gli stessi poliziotti del
commissariato Appio ad eseguire l'ordinanza collocando i tre
minori in comunità, così come prescritto dal Giudice.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA