Il carcere di Udine vive una
situazione di sovraffollamento: "la struttura ospita oggi 167
persone, a fronte di una capienza regolamentare di 90-95 posti
ma è arrivata a toccare anche i 190 detenuti". A denunciarlo è
la direttrice della casa circondariale di Udine, Tiziana
Paolini, intervenuta all'inaugurazione dell'hub sperimentale
multiservizio "Giustizia di comunità".
Dunque, proprio "la realizzazione di percorsi di inclusione
socio-lavorativa a favore di persone sottoposte a misura penale"
diventa per "l'istituto un'iniziativa efficace, ben costruita e
soprattutto nata dall'ascolto e dalla collaborazione tra realtà
diverse, capaci di programmare insieme azioni concrete". Un
"valore fondamentale" l'ha definito Paolini, per la quale,
"nonostante le difficoltà, grazie alle risorse finora a
disposizione della struttura, finora siamo riusciti a impiegare
20 detenuti ogni mese in attività lavorative con un piccolo
compenso orario e in percorsi che favoriscono il reinserimento
sociale". Negli ultimi anni, ha aggiunto, la Regione ha
finanziato diversi progetti di formazione professionale, mentre
l'area educativa del carcere si è attivata con continuità.
"Stiamo ristrutturando la sezione ex femminile e auspichiamo che
lì possano svilupparsi altre attività lavorative con cooperative
esterne".
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