E' rientrato a Trieste, dopo
alcuni giorni di assenza, Sebastiano Visintin, il marito di
Liliana Resinovich.
Dalla scorsa settimana l'uomo è indagato per l'omicidio della
moglie. La 63enne era stata trovata morta nel boschetto dell'ex
ospedale psichiatrico il 5 gennaio 2022, una ventina di giorni
dopo la scomparsa da casa.
Sabato scorso Visintin si era allontanato dalla città e,
interpellato, aveva spiegato che si sarebbe preso qualche giorno
di riposo in Austria. "Non sto bene - ha detto oggi Visintin
alle telecamere di Mattino 5 su Canale 5 - Ero in montagna, sono
andato a trovare amici, mi sono riposato e ora sto facendo i
miei lavoretti", riferendosi all'attività di arrotino. "Liliana
manca tanto tanto", ha aggiunto. E riferendosi alle indagini, ha
chiarito: "Sono a disposizione, non mi nascondo".
Visintin ha quindi spiegato che i coltelli scoperti ieri
nell'auto di Liliana parcheggiata sotto casa non sono suoi e che
lui non li aveva ancora visti essendo "rientrato solo ieri sera
tardi". "Un signore che abita qua mi ha detto che me li avrebbe
lasciati in auto - ha spiegato - poi" dopo averli affilati "li
lascerò di nuovo qua. Tante persone me li lasciano qua perché
non sono quasi mai a casa". Durante la perquisizione domiciliare
le forze dell'ordine avevano sequestrato centinaia di coltelli.
In mattinata Visintin ha incontrato i suoi legali, i quali
hanno riferito che dal punto di vista legale non ci sono novità
e che sono in attesa di sviluppi.
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