(di Francesco De Filippo)
Una "opportunità" l'incontro di
Giorgia Meloni con il presidente Donald Trump domani in un
contesto europeo che sta dimostrando "giusto equilibrio tra
dialogo e fermezza" e con una visione sempre più europeista che
passi anche per un esercito dell'Ue. E' la sintesi di una
intervista all'ANSA del console generale di Francia a Milano,
Francois Bonet, giunto in Fvg per conferenze e incontri
istituzionali.
"Ogni opportunità di dialogo con gli Stati Uniti è
importante, va utilizzata" e il Presidente del Consiglio
"Giorgia Meloni lo farà in totale connessione con l'Ue. E'
importante dimostrare unità con gli Stati Uniti. E' una
opportunità in più ed è bene utilizzarla", dice Bonet sul
viaggio a Washington di Meloni.
Le dinamiche geopolitiche attuali spingono verso un
consolidamento tra i Paesi membri dell' Ue che include in parte
anche la Gran Bretagna. Questa "non fa più parte dell'Ue, è
normale che abbia sua relazione particolare con gli Stati Uniti.
Ma c'è uno sforzo di avvicinamento anche alla Francia - sono
entrambe potenze nucleari - c'è voglia di 'avvicinarsi'".
Dinamica che nell' Ue si è vista con la reazione ai dazi: "La
settimana scorsa l'Europa ha mostrato una capacità di reazione
unita e rapida, un livello di fermezza e reattività abbastanza
alto" prevedendo "dazi del 25% per alcuni prodotti Usa prima che
Washington fissasse 90 giorni di moratoria. E' stata una
decisione giusta ed efficace, punto d'equilibrio tra apertura al
dialogo e fermezza". D'altronde, "la politica commerciale è
un'esclusiva europea". Uguale unità l'Europa troverà anche sulla
Groenlandia: "E' così ovvio che i confini di qualsiasi paese
europeo non sono negoziabili" che "non posso immaginare un
dibattito interno". E' questione "vitale per ogni Stato membro
dell'Ue". "Non sarà un problema adottare una posizione comune".
Bonet ha illustrato anche la posizione della Francia sulla
guerra russo-ucraina, che non è un "coinvolgimento militare nel
conflitto" e si articola in tre punti, a breve, medio e lungo
periodo. "Aiutare l'Ucraina militarmente con tutti i mezzi
possibili, anche per evitare un accordo ingiusto"; farlo "anche
per dissuadere la Russia dal tornare ad attaccare" e "rendere
l'Europa capace di difendersi autonomamente". Crede in un
esercito europeo? "Ci credo. Sarà un processo lungo ma ora è
urgente". In questo senso, quale sarebbe un accordo giusto?
"Deve vedere la partecipazione ai negoziati di Ucraina ed Ue".
La prima perché "sembra strano ripeterlo perfino", essendo uno
"Stato aggredito è giusto che abbia una attiva partecipazione ai
negoziati"; la seconda perché questa "guerra si fa sul
territorio europeo, quindi il risultato della negoziazioni avrà
conseguenze durevoli per l'Europa". Un accordo si farà? "Alla
fine si farà, la questione è quando e a che prezzo".
L'obiettivo del presidente Trump sembra voler allontanare la
Russia dalla Cina per indebolire quest'ultima. Oggi "non vedo
come si possa sciogliere l'abbraccio tra Cina e Russia" e "non
penso che cedendo tutto alla Russia otteniamo una relazione
equilibrata". Ciò che "sta accadendo è una guerra commerciale
provocata dagli Usa in Unione europea con i suoi alleati, non
vedo come possa indebolire la Cina".
Gli analisti più critici sostengono che la Francia miri a
dominare in Europa. "Non credo, è lontano dalla nostra visione.
La volontà della Francia è piuttosto convincere che c'è una
minaccia inedita" la più grave "dalla Guerra fredda almeno" e
"stimolare una azione rapida e unita. Questo è il senso del
nostro lavoro diplomatico", conclude Bonet.
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