I finanzieri della Compagnia di
Muggia e gli ispettori pesca della Capitaneria di Porto di
Trieste, in più occasioni impegnati congiuntamente in distinte
attività di servizio svolte nel mese di marzo lungo i valichi di
frontiera, hanno sequestrato oltre due tonnellate di ricci di
mare provenienti dalla Croazia perché non conformi alle norme
nazionali e comunitarie sulla filiera della pesca.
Non erano cioè stati rispettati gli obblighi per il corretto
insacchettamento, in materia di etichettatura e tracciabilità.
I prodotti, destinati al consumo in Italia, sono stati
individuati dai finanzieri della Compagnia di Muggia all'interno
di furgoni isotermici, fermati al confine italo-sloveno ai
confini di Pese e Rabuiese, condotti da cittadini italiani o
croati.
Nell'ambito delle ispezioni dei mezzi veniva accertato il
trasporto di 2.104 Kg di "ricci di mare" riposti in ceste di
polistirolo anziché in reti sigillate, come previsto dalla
legge. Per questa ragione sono stati sequestrati e a carico dei
conducenti dei mezzi sono state comminate quattro sanzioni
amministrative per oltre 10 mila euro.
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